Si è svolta nella mattinata di ieri 30 aprile, presso il Ministero della Transizione Ecologica, la conferenza stampa di lancio dell’ottava edizione di Keep Clean and Run for Peace (KCR), l’eco-maratona di plogging, la corsa che raccogliendo i rifiuti dal 2015 attraversa l’Italia per sensibilizzare la popolazione contro il littering.
Negli anni, il noto rifiutologo Roberto Cavallo e i suoi co-runner hanno portato un forte messaggio di sostenibilità e di attenzione all’ambiente, dando vita ad azioni di pulizia in ciascuno dei Comuni attraversati dalla manifestazione.
L’evento è sostenuto dai Consorzi Nazionali per il Riciclo degli Imballaggi in Alluminio (CIAL), Acciaio (Ricrea9, Plastica (Corepla), Plastica biodegradabile e compostabile (Biorepack), Vetro (Coreve).
Keep Clean and Run rappresenta non solo la più lunga corsa di plogging del mondo, ma anche l’evento di lancio di Let’s Clean Up Europe (LCUE). Coordinata a livello europeo da AICA – Associazione Internazionale per la Comunicazione Ambientale, la campagna di sensibilizzazione europea intende raccogliere tutte le azioni di clean-up e di plogging organizzate in Europa.
Per maggiori informazioni, visita https://www.envi.info/it/lets-clean-up-europe/.
Nelle scorse sette edizioni, Keep Clean and Run ha attraversato tutta l’Italia e oltre, raccogliendo e raccontando i rifiuti incontrati sul percorso. Questo ha permesso, nel 2020, di integrare al messaggio ambientalista anche l’attenzione al tema della pace, quantomai attuale in questi giorni. Come disse a Polistena durante il KCR 2017 Don Pino Demasi: “un territorio pulito è in pace”. Da questa suggestione sono nate le ultime due edizioni della manifestazione, svoltesi nel Carso e sulla Linea Gotica, luoghi simbolo della Prima e della Seconda guerra mondiale, diventando Keep Clean and Run for Peace.
Quest’anno Roberto Cavallo sarà accompagnato nella corsa da due testimonial di eccezione: Giulia Vinco, ultrarunner e finisher del Tor des Gèants nel 2017, e Lino Cianciotto, guida ambientale, atleta paralimpico, che a causa di un incidente in montagna ha subito l’amputazione di una gamba.
Il tracciato del Keep Clean and Run for Peace 2022 quest’anno riconoscerà come assoluto protagonista il mare. È nel mare, infatti, che tutti i nostri rifiuti abbandonati vengono trasportati da piogge, vento e fiumi, formando il marine littering che Roberto Cavallo racconterà lungo il percorso. Il modo migliore per prevenire questa forma di inquinamento è quello di raccogliere i rifiuti già presenti sulla terraferma, sensibilizzando sul tema per evitare future dispersioni.
Così, a partire da venerdì 29 aprile sull’Isola d’Elba (LV), il percorso del KCR22 si svilupperà su sette tappe attraversando la Toscana e approdando per la prima volta in Sardegna. L’arrivo è previsto per giovedì 5 maggio sulla spiaggia di Stintino (SS). Castagneto Carducci, Pomaia, Orciano Pisano, Pontedera, Capannori, Olbia, Calangianus, Bortigiadas, Florinas: il tracciato toccherà territori riconosciuti a livello nazionale per la loro bellezza, che necessita di essere preservata.
Inoltre, per tutti coloro che lo desiderano, vi è anche quest’anno la possibilità di partecipare al KCR correndo al fianco dei testimonial! Visitando il sito www.keepcleanandrun.com, è possibile scaricare i tracciati GPS che i corridori seguiranno e le tabelle contenenti i passaggi e gli orari di arrivo e partenza. Fino al 22 aprile è quindi possibile scaricare dal sito la liberatoria e l’informativa privacy, e inviarle controfirmate a segreteria@envi.info.
“Quest’anno abbiamo programmato il viaggio pensando a 3 messaggi che vogliamo evidenziare” – racconta Roberto Cavallo – “la sempre più drammatica situazione del marine litter, soprattutto nel Mediterraneo, per questa ragione la partenza dall’Isola d’Elba e l’attraversamento dalla Toscana alla Sardegna; la crisi climatica che è sempre più vicina al punto di collasso, come evidenziano i 2 rapporti IPCC e per questo abbiamo scelto la località paleontologica di Orciano Pisano che ci racconta come era la terra con 4 – 5 gradi di temperatura in più, e abbiamo voluto mantenere la declinazione “for Peace” perché ne sentiamo tanto il bisogno”.