Tra la musica del festival risuonerà anche la voce dell’ambiente: «Nameless sarà un modello per la gestione sostenibile dei grandi eventi».
Nel cuore dell’area concerti sorgerà una maxi-installazione artistica con 7.500 lattine per bevande, una cattedrale colorata per l’ambiente.
Un grande evento ad impatto ambientale ridotto: è questa la mission di SILEA che anche quest’anno si conferma partner, in accordo con il Consorzio CIAL, del Nameless, il festival di musica dance che fino a domenica farà ballare ad Annone Brianza (LC) 100.000 ragazzi.
Numeri da record che impongono anche un intervento straordinario per la raccolta e il riciclo dei rifiuti prodotti.
«Già poche settimane dopo l’edizione 2022, abbiamo avviato un confronto con la squadra del Nameless in vista dell’evento 2023 condividendo fin da subito lo stesso obiettivo comune: non limitarci a predisporre servizi di raccolta rifiuti e pulizia, quanto piuttosto costruire un vero e proprio piano di sostenibilità che potesse rappresentare un modello da imitare per ridurre l’impatto ambientale dei grandi eventi” spiega la presidente di SILEA, Francesca Rota.
Nameless ha declinato questo modello nella scelta di forniture food&beverage 100% riciclabili (plastiche, vetro e soprattutto alluminio), promuovendo un modello di somministrazione che intercetti fin da subito tutti i rifiuti e massimizzi la raccolta differenziata.
A SILEA il compito di svolgere i numeri servizi di raccolta, recupero e avvio a riciclo di quanto raccolto e garantire il presidio delle aree del festival e delle vie di accesso limitrofe.
Nel cuore del Nameless, proprio all’ingresso dell’area concerti, sorgerà inoltre una grande installazione artistica realizzata da SILEA in collaborazione con CIAL (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio) riutilizzando 7500 lattine in alluminio consumate durante il festival.
L’opera, progettata da Studio Vitali, prenderà forma nel corso del festival attraverso una vera e propria performance live che si svilupperà work-in-progress.
«Inizialmente la struttura sarà uno scheletro vuoto che allestiremo lattina dopo lattina, per dare vita a una grande cattedrale colorata in alluminio sulla quale i ragazzi potranno salire per ballare, divertirsi, ridere e vivere l’esperienza Nameless» spiegano gli ideatori del “Cans Pavillon” Oliviero e Rocco Vitali. «Tra la musica del Nameless risuonerà così anche la voce dell’ambiente dimostrando ai giovani che i rifiuti possono trasformarsi in arte e dare vita uno spazio di incontro, musica e socialità».
«Sarà un vero e proprio monumento green che si inserisce nell’iniziativa “Ogni Lattina Vale”, parte integrante del progetto internazionale “Every Can Counts”, che ad oggi coinvolge 21 Paesi europei più il Brasile, nato con il duplice intento di stimolare le buone pratiche ambientali e di promuovere la raccolta differenziata delle lattine in alluminio nei luoghi pubblici e nel corso di grandi eventi sportivi e culturali. In Italia il progetto è coordinato da CIAL (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio) per divulgare su larga scala una visione moderna del sistema di gestione dei rifiuti» dichiara Gennaro Galdo di CIAL, coordinatore per l’Italia di Every Can Counts.