L’efficienza e l’innovazione tecnologica per una nuova politica energetica italiana ed europea sono i concetti chiave intorno ai quali si è svolto il VII Forum “QualEnergia? – Nuove ricette per (com)battere la crisi”, organizzato da Legambiente, Editoriale La Nuova Ecologia e Kyoto Club, al quale aderisce anche il Consorzio CIAL.
Tra gli argomenti affrontati: “Le nuove politiche energetiche”, “La sfida energetica nel nostro futuro”, “La rivoluzione energetica in atto: opportunità per le imprese”, “Tecnologie digitali trasformano l’energia, la mobilità, la manifattura”, “La riqualificazione edilizia e la rigenerazione urbana”.
Ma soprattutto: “L’efficienza energetica rappresenta il motore dell’economia” è il tema principale emerso dal Forum, che si è svolto a Roma durante lo scorso fine settimana.
Ecco di seguito, i punti salienti emersi dal summit, come indicato dall’ufficio stampa de La Nuova Ecologia.
“La Cina e’ una delle economie più grandi del mondo, in continua crescita, con una popolazione che supera gli 1,3 miliardi di persone. Questo risultato e’ stato pero’ raggiunto con conseguenze negative a livello di impatto ambientale con la crescita dell’inquinamento in particolar modo nei grandi centri urbani. Fortunatamente il governo cinese ha capito la situazione e ha già messo in campo delle azioni urgenti per migliorare la situazione ambientale, il tutto in un’ottica di green economy“. Sono queste le parole i Yin Jun, consigliere scientifico dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese, intervenuto giovedì mattina al VII Forum.
“In questo momento – ha spiegato Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club e QualEnergia – c’e’ una competizione in positivo che aumenta la base della green economy e mette in difficoltà i settori tradizionali. L’accordo tra Cina e Stati Uniti avrà un impatto su altri Paesi emergenti. La Cina, un grande consumatore di carbone, ha capito che sta cambiando qualcosa e per la prima volta quest’anno ne ha ridotto il consumo. Possono tuttavia bastare gli impegni tra singoli Paesi? Non credo se guardiamo all’ultimo accordo europeo. Alla prossima COP di Parigi infatti l’Europa arrivera’ un po’ affannata mentre avrebbe tutte le carte a disposizione per coprire un ruolo da protagonista“.
Oltre al confronto dedicato al recente accordo Usa-Cina sul taglio dei gas climalteranti, al mondo delle imprese e dell’innovazione, durante il forum si sono affrontate anche tematiche di respiro nazionale e sono stati presentati i risultati di una ricerca condotta da Lorien Consulting, su un campione rappresentativo di mille persone, condotto per il Forum QualEnergia? dedicato al rapporto tra gli italiani e l’ambiente, con particolare attenzione per i temi energetici. A parere degli italiani intervistati, il proprio futuro economico sarebbe più protetto se si investisse sui cibi di alta qualità, sulla ricerca, sulle energie rinnovabili e sull’ecoturismo.
“I risultati del sondaggio confermano che gli italiani, come d’altronde le imprese della Green Economy sono più in sintonia con l’innovazione di quanto lo sia la politica, ancora troppo distante e ‘affezionata’ al vecchio fossile” ha commentato Francesco Ferrante, vice presidente Kyoto Club.