Si celebra oggi la Giornata Mondiale del Suolo, che quest’anno è anche l’occasione per il lancio del 2015 come Anno Internazionale del Suolo (International Year of Soils, IYS), proclamato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. L’obiettivo principale è quello di mettere in evidenza la fondamentale importanza del suolo, non solo per il suo ruolo nel garantire la sicurezza alimentare e il mantenimento della biodiversità, ma anche per la sua funzione di mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici.
Preservare il nostro suolo è indispensabile per la produzione di cibo, combustibili, fibre e prodotti medici, ma è anche essenziale per la sopravvivenza della biodiversità e degli ecosistemi. Esso rappresenta il più grande serbatoio di carbonio terrestre, immagazzina e filtra l’acqua e aiuta a fronteggiare inondazioni e siccità grazie alla sua naturale resilienza.
Ed è proprio per sottolineare l’importanza dei suoli e la necessità di mantenerli sani che si celebra la Giornata mondiale del suolo istituita nel 2002 dalla FAO – l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura.
Considerata la vastità del fenomeno e la posta in palio però una giornata non basta, l’Onu ha infatti dichiarato il 2015 l’Anno mondiale del suolo che sarà inaugurato il 5 dicembre con una serie di eventi a Roma, New York e Santiago del Cile, allo scopo di sensibilizzare e promuovere un uso sostenibile del terreno.
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(Symphony of the Soil is a 104-minute documentary feature film that explores the complexity and mystery of soil. Filmed on four continents and sharing the voices of some of the world’s most esteemed soil scientists, farmers and activists, the film portrays soil as a protagonist of our planetary story. Using a captivating mix of art and science, the film shows that soil is a complex living organism, the foundation of life on earth).
“Oggi vi sono oltre 805 milioni di persone che soffrono di fame e malnutrizione. La crescita della popolazione richiederà approssimativamente un aumento del 60 per cento della produzione alimentare – ha dichiarato il direttore generale della Fao José Graziano da Silva – Dato che gran parte del nostro cibo dipende dai suoli è facile capire quanto sia importante mantenerli sani e produttivi, sfortunatamente, un terzo dei nostri terreni è in condizioni di degrado e le pressioni dell’uomo stanno raggiungendo livelli critici, riducendo e a volte eliminando alcune delle loro funzioni essenziali”.
Cementificazione, abusivismo, incuria, pesticidi, i terreni sono stati trascurati e violati per troppo tempo, l’uomo ha creduto a torto di potersi emancipare da quel grembo umido e fertile. In Italia, secondo il rapporto dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), si è ormai perso il 7,3 per cento del territorio e il consumo prosegue tuttora al ritmo di 8 m2 al secondo.
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