Al via Waste Travel 360°, il primo viaggio virtuale nel mondo dei rifiuti e del riciclo. Un progetto innovatvo presentato oggi nell’ambito del La Versiliana dei Piccoli e potrà essere adottato come strumento didattico nelle scuole e nei Comuni di tutta Italia
E’ il primo progetto di realtà virtuale nel mondo dei rifiuti, considerati non più come uno scarto da destinare a discarica ma come materia dagli infiniti usi e dal grande valore, in un’ottica di economia circolare, ideato da Ancitel Energia&Ambiente con il supporto tecnico della start up PEARLEYE HD Virtual Tour, e patrocinato da ANCI (Associazione Comuni Italiani) e Ministero dell’Ambiente.
Il virtual tour – presentato oggi nella versione 1.0 alla Versiliana dei Piccoli di Marina di Pietrasanta, mentre a novembre verrà presentata la versione 2.0 alla Fiera Ecomondo di Rimini – è uno strumento composto da immagini a 360°, navigabili intuitivamente da tutti i dispositivi, che permette al fruitore di compiere una visita immersiva e interattiva nel mondo dei rifiuti, grazie alla resa grafica e alla qualità delle immagini HD.
Progettato per essere utilizzato come innovativo strumento didattico, il Waste Travel 360° è in grado di fornire un’esperienza dal notevole impatto emozionale e permette all’utente di interagire direttamente con i materiali, dall’alluminio alla plastica, dal vetro al legno, dall’acciaio alla carta: come in un videogioco, i giovani fruitori possono essere parte attiva nello scegliere dove collocare un rifiuto, diventando anche parte integrante dello spazio e accompagnando i rifiuti nel processo di trasformazione e valorizzazione sino ai prodotti finali.
Il progetto è stato realizzato con il contributo ed in collaborazione con Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) e i Consorzi di Filiera del sistema che hanno fornito preziose informazioni sui materiali che quotidianamente raccolgono e trasformano in nuova materia: CIAL per l’alluminio, Comieco per carta e cartone, Corepla per la plastica, Coreve per il vetro, Ricrea per l’acciaio e Rilegno per il legno.
Premio di questo “gioco virtuale” è l’apprendimento delle buone pratiche di raccolta differenziata, l’acquisizione della conoscenza del ciclo di vita del rifiuto nel passaggio a materia prima seconda e il superamento del concetto negativizzante del rifiuto: ovvero la completa immersione nel mondo della valorizzazione del rifiuto in risorsa, con l’obiettivo di contribuire a trasformare i più giovani in maturi cittadini e consumatori ecoresponsabili.
“Creando strumenti fluidi, facili e non retorici – spiega Filippo Bernocchi, Delegato ANCI a Energia e Rifiuti – puntiamo ad accelerare il processo di raggiungimento degli obiettivi di legge stabiliti dall’Unione Europea: in un futuro non troppo lontano, entro il 2050, niente sarà più destinato allo scarto e ogni oggetto verrà progettato per essere riutilizzato e avviato al riciclo. Dobbiamo quindi passare dal concetto di disvalore insito nel rifiuto a quello di valore, per affrontare la sfida del passaggio al modello di economia circolare come unica opportunità di crescita”.
Dopo Non mi rifiuto, la prima campagna musicale di educazione alla raccolta differenziata e al riciclo, Ancitel Energia&Ambiente lancia un nuovo progetto “bottom-up”: Waste Travel 360° è infatti un progetto innovativo e virtuoso nato dal basso, ovvero dall’esigenza di educare i cittadini alla cultura del riciclo, ma che può arrivare lontano grazie ai giovani, testimonial di messaggi positivi a difesa dell’ambiente. Tutte le scuole e i Comuni d’Italia potranno infatti scaricare gratuitamente il virtual tour e utilizzarlo per accrescere la consapevolezza degli alunni e dei cittadini sull’importanza della corretta gestione dei rifiuti.
“Dopo l’ABC dei Rifiuti e Non mi rifiuto – commenta il Sottosegretario all’Ambiente Barbara Degani – abbiamo deciso di affiancare Ancitel Energia&Ambiente anche in questo innovativo progetto. Utilizzare strumenti tecnologici a fini didattici, infatti, permette di coinvolgere i giovani in momenti che fondono al meglio l’aspetto ludico a quello formativo. D’altronde saranno le giovani generazioni, intese sia come produttori di rifiuti che come consumatori consapevoli, a determinare il successo o l’insuccesso di questa sfida epocale chiamata economia circolare”.