Sono stati presentati venerdì scorso 28 aprile 2017, a Milano, nel corso dell’Assemblea Annuale di CIAL, i risultati di raccolta, recupero e riciclo degli imballaggi in alluminio in Italia dell’ultimo anno.
Il 2016 è stato un anno positivo, verso il completamento di un ventennio, dal 1997 anno di nascita del Consorzio, che ha sempre visto i trend di raccolta e riciclo in crescita.
Sono state riciclate 48.700 tonnellate di imballaggi in alluminio, pari al 73,2% dell’immesso sul mercato (66.500 ton).
Un risultato reso possibile grazie alla collaborazione dei cittadini e agli accordi stipulati fra CIAL e gli enti locali di riferimento.
Ad oggi, sono infatti 6.741 i Comuni italiani nei quali è attiva la raccolta differenziata degli imballaggi in alluminio (l’84% del totale) con il coinvolgimento di circa 53,4 milioni di abitanti (l’88% della popolazione italiana).
Nel corso dell’Assemblea dello scorso 28 aprile, il presidente di CIAL Cesare Maffei, rivolgendosi ai rappresentanti delle aziende consorziate, ha detto:
“Vent’anni di sviluppo e crescita delle raccolte differenziate e del riciclo degli imballaggi, con trend costanti e coerenti con l’evoluzione di sistemi e modelli di gestione, sempre più avanzati, sia dal punto di vista della pianificazione sia da quello delle tecnologie, hanno determinato non solo il conseguimento di tutti gli obiettivi di legge previsti ma, anche, il consolidamento di una riconosciuta e meritata leadership del nostro Paese in Europa.
Un risultato eccellente che denota, inoltre, come tutto ciò sia stato possibile grazie al contributo e all’azione combinata di istituzioni, imprese, comuni, operatori e cittadini.
Gli stessi che oggi si trovano davanti a nuove e ancora più ambiziose sfide, come quelle indicate dal pacchetto sull’economia circolare adottato dal Parlamento Europeo e, in particolare, dal progetto legislativo che contiene le norme del pacchetto rifiuti.
La nuova sfida, oggi, più che quantitativa è qualitativa e riguarda la necessità di disporre di un atteggiamento e di un approccio nuovo e innovativo dal punto di vista culturale per agevolare la transizione dall’economia lineare a quella circolare e consolidare, quindi, le importanti performance e trend di crescita degli ultimi anni, introducendo gli strumenti e le azioni necessarie per determinare l’ordinarietà e la consuetudine di un nuovo modello di produzione, consumo e gestione di risorse e di energia.
Supporto alla raccolta differenziata e sostegno allo sviluppo di nuove e integrative modalità di recupero, finalizzate ad una crescita costante e continuativa del riciclo è l’obiettivo principale delle strategie di azione del Consorzio e delle iniziative di comunicazione che verranno pianificate nei prossimi anni per ampliare la consapevolezza e la partecipazione al grande progetto di tutela ambientale che vede l’alluminio protagonista indiscusso del nuovo modello di economia circolare.”
I numeri 2016 di CIAL
- 204 imprese consorziate
- Quantità di imballaggi in alluminio immesse nel mercato italiano: 66.500 tonnellate.
- 6.741 i Comuni italiani che partecipano alla raccolta differenziata degli imballaggi in alluminio, con oltre 53 milioni di cittadini coinvolti.
- 265 soggetti convenzionati, 166 piattaforme e 12 fonderie su tutto il territorio nazionale garantiscono la raccolta, il trattamento, il riciclo e il recupero dell’alluminio.
I risultati 2016 di CIAL
Recupero totale degli imballaggi in alluminio in Italia (quota di riciclo + quota di imballaggi avviati a recupero energetico): 51.900 tonnellate, pari al 78% dell’immesso nel mercato.
- Riciclo: 48.700 tonnellate di imballaggi in alluminio, pari al 73,2% del mercato
- Recupero energetico: 3.200 tonnellate (quota di imballaggio sottile che va al termovalorizzatore)
Grazie al riciclo di 48.700 tonnellate di imballaggi in alluminio sono state:
- evitate emissioni serra pari a 369mila tonnellate di CO2
- risparmiata energia per oltre 159mila tonnellate equivalenti petrolio
La totalità dell’alluminio prodotto in Italia proviene dal riciclo.
I trend confermano l’Italia al primo posto in Europa con oltre 927mila tonnellate di rottami riciclati (considerando non soltanto gli imballaggi).