Lo scorso 9 settembre ha inaugurato la Biennale d’Arte di Nakanojo, in Giappone.
130 artisti da tutto il mondo esporranno, in cinque grandi aree della prefettura, i loro lavori. Fra di essi anche l’artista romana Margherita Marchioni con un’opera realizzata, grazie al supporto del Consorzio CIAL, realizzata in alluminio, dal titolo: LIVING IN A BOX.
Come ha dichiarato l’artista: “Questo lavoro parla di trasformazione ed uniformità attraverso l’ utilizzo di oggetti di scarto quotidiano, che è da sempre alla base del mio linguaggio artistico. Ho realizzato più di cinquemila diverse casette di lattine per bibite in alluminio che potrebbero trovarsi nei più diversi lati del mondo, sono tutte scatole abitative senza finestre né porte. “Living in a box” è uno slum senza spazio e senza identità, è una città senza aria. Bisogna osservare questo lavoro nella sua interezza senza attenzione particolare al dettaglio, ogni baracca è intenzionalmente realizzata senza ornamento con il solo uso della spillatrice da ufficio. Al di là di questo paesaggio opprimente c è comunque un messaggio ottimista, veicolato dall’ uso di materiale di scarto : la trasformazione è riscatto”.