L’acqua bene primario ma non inesauribile. È su questo tema che si concentra, quest’anno, il percorso avviato da ACSM AGAM, società che gestisce i rifiuti in città, con gli studenti delle scuole superiori nella città di Varese.
Liceo Classico Cairoli, Liceo Scientifico Ferraris, Liceo Artistico Statale Frattini, Istituto Statale Paritario De Filippi, Istituto Professionale Einaudi, Scuola Europea di Varese e Istituto Isaac Newton sono anche quest’anno protagonisti attivi nell’impegnativo percorso di educare le nuove generazioni al rispetto dell’ambiente e alla sostenibilità.
l progetto è rivolto specificamente alle classi prime delle scuole secondarie di secondo grado: la formatrice ha avviato l’intervento informando i “nuovi arrivati” che presso l’istituto di appartenenza si svolge da un anno la raccolta differenziata, ricordando le modalità e gli accorgimenti per una corretta differenziazione dei rifiuti.
«Ricordiamo con un certo orgoglio – dice Pierpaolo Torelli Amministratore Delegato di Acsm Agam Ambiente – che la città di Varese è stata premiata alla 25esima edizione di “Comuni Ricicloni” di Legambiente grazie anche alle Scuole Secondarie di II grado partecipanti al progetto».
La restante parte dell’incontro ha affrontato l’argomento “acqua” fornendo spunti di riflessione sui seguenti concetti:
- l’acqua del rubinetto è potabile, frequentemente controllata e sicura;
- l’acqua è un bene prezioso e va rispettato perché non illimitato;
- utilizzare la borraccia con acqua del rubinetto riduce drasticamente la produzione dei rifiuti, su cui l’Unione Europea sta intervenendo normativamente per limitarne la produzione.
Il progetto ha riscontrato l’interesse di CIAL, Consorzio Nazionale per il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Alluminio, che ha voluto prendervi parte fornendo borracce in alluminio consegnate a ogni alunno al termine dell’incontro di formazione. CIAL da anni collabora con l’amministrazione cittadina e la società ACSM AGAM Ambiente (ex ASPEM) per garantire l’avvio al riciclo degli imballaggi in alluminio raccolti a Varese dai cittadini tramite il servizio di raccolta differenziata.
54 classi coinvolte per un totale di 1.350 alunni che ora dispongono di una borraccia e possono contribuire alla riduzione dei rifiuti.
Il progetto ha stimolato i professori referenti ad indagare quale fosse lo stile di consumo dell’acqua da bere tra gli studenti delle rispettive scuole; si sono così attivati per realizzare degli esperimenti diretti di assaggio dell’acqua per un confronto tra acqua potabile del rubinetto e acque minerali in bottiglia, con un campione di studenti.
I risultati delle esperienze, riassunti sotto forma di video per il Liceo Ferraris e il Liceo Cairoli, e di presentazione multimediale per il Liceo Frattini, sono diventati parte integrante della formazione estesa a tutti gli studenti delle classi prime, e hanno fornito la base per far breccia nei luoghi comuni e nei pregiudizi che supportano il maggior utilizzo di acqua minerale.
Anche gli studenti hanno mostrato grande interesse e desiderio di attivarsi in prima persona per ridurre la produzione dei rifiuti a scuola e rispondere alla sfida di tradurre in valori certi e misurabili l’effetto positivo dell’introduzione della borraccia.
In Acsm Agam sono giunte idee inviate direttamente da intraprendenti studenti, è il caso di Riccardo Bossi della 1G del Liceo G. Ferraris che ha ideato un modo semplice ed efficace per monitorare l’utilizzo delle borracce all’interno della scuola.