EXPO MILANO, IL PADIGLIONE DELL’ECUADOR IN ALLUMINIO

Per la prima volta nella storia, l’Ecuador partecipa con un proprio Padiglione a un’Esposizione Universale, con l’impegno e la responsabilità di mostrare al mondo l’essenza del popolo ecuadoregno, il valore delle sue risorse naturali e umane, il suo patrimonio culturale e ambientale.

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Per farlo ha scelto un padiglione coloratissimo progettato dallo studio Zorrozua y Asociados, ispirato al concetto di “Vivere Bene” (o Sumak Kawsay in Quechua), interpretato attraverso una combinazione di forme e grafiche di ispirazione tradizionale. I motivi folcloristici scelti per la composizione della facciata, ispirati alla tradizione tessile artigianale della regione di Otavalo, rappresentano la cultura ecuadoriana.

Motivi e colori rappresentati da fili di maglia in alluminio, creati e “allestiti” dall’azienda spagnola KriskaDECOR.

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Grazie all’uso delle tende composte da maglie in alluminio, per ogni lato dell’edificio si ottiene una composizione unica. Il visitatore rimane affascinato dal grande impatto visivo della facciata che incornicia l’edificio con un forte contrasto cromatico, rendendolo unico. Lo scopo è stato ricreare la combinazione di colori sgargianti propri dei tessuti locali tradizionali ecuadoriani. I colori utilizzati – giallo, rosso, rosa, azzurro e verde – rappresentano tutto lo spettro cromatico esistente nelle diverse regioni del paese. Per ottenere una percezione più intensa dei colori, il progetto ha inoltre considerato l’effetto tanto della luce solare quanto dell’illuminazione artificiale notturna. A questo si aggiunge la sensazione di dinamismo offerto dai tendaggi che ricrea i movimenti tipici dei tessuti.

Le tende costituiscono un ottimo supporto per riprodurre qualsiasi tipo di disegno. Sono formate da innumerevoli catene di alluminio anodizzato. L’anodizzazione, processo usato per aumentare lo spessore naturale dello strato di ossido sulla superficie del metallo trattato, crea un rivestimento protettivo artificiale e permette la colorazione con un’ampia scelta di tinte. 

Il progetto si snoda sulle quattro pareti dell’edificio raggiungendo un’altezza media di 9 metri, arrivando a toccare 10,5 metri in alcuni punti. I lati Nord e Sud sono larghi 25,4 metri, mentre quelli Ovest ed Est raggiungono 15 metri ciascuno. La particolare leggerezza del materiale ha permesso la creazione di una struttura metallica di enormi proporzioni. Per di più si tratta di un sistema che velocizza e agevola la fase di montaggio.

L’installazione delle tende sulla superficie esterna del padiglione, che misura 765 mq, è stata realizzata in soli tre giorni. Alcuni adeguamenti sono stati effettuati per conformare il tendaggio alla struttura preesistente per aumentare la resistenza alle intemperie. Le maglie verticali sono state agganciate a un’unica barra in modo da riprodurre un comportamento simile a quello di un tessuto.

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In Ecuador, la biodiversità si articola in quattro regioni (Amazzonia, costa, Sierra o tratto andino e isole) che, insieme alla diversità delle etnie, hanno dato luogo a una varietà che si riflette nelle culture gastronomiche. In uno stesso Paese è possibile gustare dai piatti della costa, che utilizzano le risorse del mare, ai grani e cereali andini, fino alle preparazioni dei gruppi etnici dell’Amazzonia.
Il tema scelto, “Viaggio al centro della vita”, vuole ricordare il fatto che l’Ecuador è situato in posizione centrale nel Pianeta, ma la parola ‘centro’ richiama anche l’origine, l’essenza, il principio di tutto.
Con questo titolo, che richiama il Viaggio al centro della Terra di Jules Verne, l’Ecuador vuole omaggiare il viaggio darwiniano con la nave Beagle nelle isole Galapagos, che lo scienziato definì “Centro della creazione” e che furono fondamentali per lo sviluppo della teoria sulle origini delle specie.
Il percorso si articola in quattro aree: la prima, Un paese vario, mostra i diversi paesaggi regionali come fulcro dell’identità del Paese. La seconda area (Alimenti come fatto sociale complessivo) è più ricca di contenuti e informazioni, e cerca di spiegare ciò che sta dietro a ogni piatto, attraverso una selezione dei prodotti rappresentativi della gastronomia ecuadoregna tradizionale.
La terza tappa del viaggio è uno spazio di riflessione, in cui il visitatore può riposarsi e pensare al messaggio che ha appena ricevuto, in uno spazio ricco di immagini, suoni e sensazioni. 
Infine la quarta area (Amor) è la più divertente del Padiglione, e trasporta un po’ di Ecuador a Milano, attraverso un ristorante e uno spazio multifunzionale.