Una giornata per celebrare l’importanza e le potenzialità del riciclo nella società moderna. È il Global Recycling Day, evento nato su iniziativa Global Recycling Foundation, che ricorre oggi 18 marzo 2019 con la sua seconda edizione.
Un’iniziativa giovane ma che ha già catalizzato l’attenzione delle principali città nel mondo, da Bruxelles a Nuova Delhi, passando per Dubai, Durban, Lagos, Londra, Parigi, Rotterdam, San Paolo, Seoul e Washington DC. L’obiettivo della giornata è duplice: interloquire con governanti e decisori politici affinché si elabori un approccio comune al problema dei rifiuti e dell’uso delle risorse, e veicolare le giuste informazioni tra i cittadini.
Per questo 2019, il tema scelto è “Recycling into the Future” ed è dedicato al potere delle nuove generazioni, dell’istruzione e dell’innovazione nell’ambito della diffusione delle buone pratiche di riciclo. “Gli esseri umani hanno consumato più risorse negli ultimi 50 anni che in tutta la storia precedente e gli studi indicano che abbiamo solo 12 anni per invertire il danno causato”, spiega Ranjit Baxi, presidente fondatore della Global Recycling Foundation. “Dobbiamo fare di più per ridurre, riutilizzare e riciclare in modo da poter avere un impatto positivo sul mondo che ci circonda. Il futuro deve concentrarsi sull’economia circolare”.
Oggi sappiamo che l’uso delle risorse globali è più che triplicato dal 1970 a oggi e che, agli attuali ritmi di sviluppo economico, potrebbe raddoppiare nuovamente entro il 2050. Uno dei problemi principali di questa “fame” è la poca attenzione al fine vita dei prodotti generati. Se è vero che il mondo consuma ogni anno oltre 92 miliardi di tonnellate di materie prime, lo è anche che a malapena il 9% di questi materiali viene recuperato o riciclato.
Aumentare questa percentuale permetterebbe al Pianeta di risparmiare cifre milionarie ma non si tratta solo di una questione economica. Il riciclaggio può costituire un importante aiuto nella lotta ai cambiamenti climatici.
Secondo uno studio condotto dalla Bureau of International Recycling BIR, il recupero delle risorse permetterebbe di evitare all’atmosfera oltre 700 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 ogni anno.
“Il futuro è dei nostri figli e dei figli dei nostri figli. È nostra responsabilità fare tutto il possibile per proteggere il nostro pianeta […] dobbiamo cambiare collettivamente le nostre abitudini, un tema che non è mai stato così centrale come oggi”, aggiunge Baxi. “I governi, le ONG, le imprese private e pubbliche, gli ambientalisti, gli economisti, gli imprenditori, gli innovatori devono collaborare per trovare nuove soluzioni e devono farlo in fretta. Insieme possiamo fare la differenza”.
(via Rinnovabili.it)