“In un mondo di abbondanza, nessuno, non una singola persona, dovrebbe soffrire la fame. Voglio vedere la fine della fame nel mondo nell’arco della mia vita”. E’ stato Ban Ki-moon a dichiararlo ad Expo Milano, l’evento mondiale dedicato ai temi dell’alimentazione che è terminato il 31 ottobre scorso.
I dati sono sotto gli occhi di tutti: al mondo, una persona su 8 soffre la fame, 2 miliardi di persone sono malnutrite mentre un terzo del cibo prodotto, pari a 1,3 miliardi di tonnellate viene sprecato. I costi ambientali associati allo spreco corrispondono a circa 250.000 miliardi di litri d’acqua, 1,4 miliardi di ettari di terra e sono responsabili per l’emissione in atmosfera di circa 3,3 miliardi di tonnellate di Co2.
Il Ministero dell’Ambiente, CONAI e i Consorzi Nazionali per il Riciclo degli imballaggi in: alluminio (CIAL) carta (COMIECO) plastica (COREPLA) acciaio (RICREA) vetro (COREVE) e legno (RILEGNO), proprio nell’anno di Expo Milano, hanno dunque deciso di avviare un progetto per provare a cambiare le abitudini degli italiani a tavola, in particolare contro lo spreco del cibo nei ristoranti.
Di cosa si tratta? Fornire ai ristoranti alcune “bag” in 5 diversi materiali (alluminio, carta, plastica, acciaio e legno) da poter dare ai clienti che, consumato non del tutto il pasto, volessero portare a casa l’avanzo, evitando così sprechi inutili.
Il progetto “Family Bag – Non Sprecare, il Nuovo Stile di Vita” è stato presentato oggi 10 dicembre a Padova e reso possibile grazie alla collaborazione di Union Camere Veneto.
Durante la conferenza stampa, il Ministero dell’Ambiente e Unioncamere Veneto hanno infatti firmato una dichiarazione di intenti nella quale si impegnano mutuamente a portare a termine il progetto nel miglior modo possibile.
“E’ nostro dovere, come ci ricorda anche il Papa con la sua Enciclica, agire per migliorare il nostro rapporto con l’ambiente che ci circonda – Così ha dichiarato Barbara Degani, Sottosegretario all’Ambiente con delega ad Expo – Noi abbiamo intrapreso un’importante iniziativa occupandoci di rivedere le Linee Guida dell’Educazione Ambientale assieme al Miur perché riteniamo che sia fondamentale formare gli uomini del futuro con una coscienza ambientale molto forte. Il tema dell’alimentazione e dello spreco è uno dei pilastri imprescindibili di questo percorso. L’introduzione dei Family Bag nei ristoranti è un passaggio culturalmente importante. Il Family Bag è l’upgrade semantico del più noto doggy bag, e permette non solo di svecchiare il termine e ma anche di affrancare il concetto dal ghetto del nostro immaginario e dal pudore di richiederlo a fine pasto. Non sprecare deve essere il nuovo stile di vita, e dunque richiedere una FB connoterà un comportamento virtuoso”
Unioncamere Veneto ha individuato 100 ristoranti appartenenti alle tre Associazioni dei Ristoratori ai quali verrà recapitata da parte di Conai e dei 6 Consorzi Nazionali per il Riciclo degli Imballaggi, una prima fornitura di Family bag realizzata con i materiali che i Consorzi rappresentano, che sono gli stessi che i cittadini conoscono in quanto abitutati a separare in casa per la raccolta differenziata.
Quindi, i ristoratori aderenti al progetto pilota che parte dal Veneto, riceveranno un centinaio di Family Bag in plastica, alluminio, carta, legno e acciaio. Manca fra quqesti il vetro, anche se il Consorzio di riferimento (COREVE) ha dato il suo placet all’iniziativa, dato che il materiale poco si presta alla realizzazione di una doggy bag.
Queste le Family bag realizzate dai Consorzi:
FAMILY BAG – UN NUOVO MARCHIO E UN NUOVO CONCEPT
Il marchio delle Family Bag è stato realizzato con l’obiettivo di rendere il riutilizzo del cibo avanzato al ristorante un’abitudine socialmente condivisa e non più imbarazzante. Per farlo, era necessario approcciare il logo e la grafica della Family Bag come se fosse un brand di moda. Sono così state associate le iniziali del naming a elementi grafici che rappresentassero in modo sintetico e iconico avanzi di cibo mangiucchiati. Il risultato è una texture elegante e pulita, che fa sembrare la Family Bag quasi una pochette di un brand di alta moda. D’ora in poi, portare a casa gli avanzi della cena al ristorante sarà davvero chic. Per meglio chiarire questo concetto espresso visivamente dal solo marchio, sono state apposte delle informazioni sul retro del Pack che portano la seguente scritta.
“Da oggi, grazie alla Family Bag, avanzare il cibo al ristorante non sarà più un problema.
Non dovrai più sentirti in colpa né per aver sprecato del cibo ancora potenzialmente buono, né dovrai aver paura di offendere il ristoratore.
Portando a casa il tuo cibo, infatti, aiuterai a evitare gli sprechi e lusingherai il cuoco portando le sue ricette anche a casa tua, magari condividendole con la tua famiglia o con i tuoi amici. Ma non solo, farai la tua parte nell’economia circolare, l’economia che si basa sulla valorizzazione delle risorse e sulla prevenzione degli sprechi.
E in più, grazie all’esclusivo design della Family Bag, lo potrai fare con stile.
Da oggi non sprecare il cibo sarà qualcosa di più di una buona azione: sarà un nuovo stile di vita.”