A Palazzo Te, Mantova, fino al 1° febbraio 2015, un bellissimo cavallo in alluminio dell’artista Mimmo Paladino, troneggerà nella sala principale con gli affreschi equini tanto amati da Francesco II Gonzaga.
Ecco la nota diffusa dal Comune di Mantova per presentare l’evento:
Tra i principali esponenti della Transavaguardia, Mimmo Paladino (Paduli, 1948) è portatore di un linguaggio divenuto nel tempo sempre più libero dalle categorie di genere. Per Mantova ha così realizzato un enorme cavallo di alluminio e matrici di tufo per collocarlo nella Sala dei Cavalli presso Palazzo Te. È l’archetipo del cavallo, in particolare dei sei preferiti da Francesco II Gonzaga raffigurati in questa sala, il cavallo assoluto, incarnazione della fiera essenza dei suoi simili, eretto a custode di una memoria non umana.
E senza bisogno di cavalieri né condottieri di qualunque fattispecie, espande un’aura aliena, rivelando nel ventre un uomo. Un Ulisse, forse, che, a bordo di un modello di solida armonia, sfugge a un futuro antico per approdare a una concezione del tempo universale, in cui anche l’arte è un susseguirsi d’eventi concatenati e sempre contemporanei come il legame tra l’opera di Paladino e le figure disposte lungo lo spazio mantovano.