A seguito del rinnovo dell’Accordo Quadro Anci-Conai per il quinquennio 2020 – 2024, è stato firmato il testo del nuovo Accordo Anci-CIAL, Allegato Tecnico Alluminio con validità dal 1° gennaio 2021.
Entrambi i documenti sono disponibili su questo sito all’indirizzo http://www.cial.it/accordi-convenzioni/
Previsto il rinnovo automatico delle convenzioni attualmente in essere fra i Comuni, e le Società da questi delegate per la gestione dei rifiuti urbani, e il Consorzio CIAL, come stabilito dall’art. 9 dell’Accordo.
Le novità dell’Allegato Tecnico Alluminio riguardano essenzialmente le nuove fasce qualitative e i relativi nuovi corrispettivi, validi a partire dal 1° gennaio 2021.
A partire dal 2 gennaio 2021 e ogni inizio bimestre, alla pagina http://www.cial.it/corrispettivi/ sarà possibile inoltre conoscere la parte variabile del corrispettivo applicabile al bimestre successivo. Un nuovo metodo di calcolo che permetterà a Comuni e Società del territorio di conoscere in anticipo quanto ricaveranno dalla raccolta differenziata degli imballaggi in alluminio, seguendo il valore del materiale sul mercato.
Così il Direttore Generale di CIAL Giuseppina Carnimeo: “Il nuovo assetto dell’Allegato Tecnico Alluminio è ispirato da uno spirito innovativo e dalla volontà di anticipare le nuove disposizioni normative conseguenti al recepimento delle direttive europee sull’economia circolare, tra cui il riconoscimento di un eventuale margine dato dal mercato sulla materia prima seconda ottenuta dalle attività di riciclo, identificato nella componente variabile del corrispettivo. Tale componente sarà infatti rapportata al valore di mercato del materiale conferito. La nuova impostazione mira, tra l’altro, a tutelare i Convenzionati impegnati a conferire il materiale al Consorzio anche in periodi positivi di mercato e quindi quale elemento di salvaguardia e garanzia per i Convenzionati rispetto alle oscillazioni del mercato stesso”.
Oltre al corrispettivo per la raccolta differenziata degli imballaggi in alluminio e delle frazioni merceologiche similari, CIAL propone agli operatori accordi per la valorizzazione dell’alluminio selezionato dai rifiuti indifferenziati, dalle scorie post incenerimento, di tappi e capsule da selezione del vetro, promuovendo e affiancando i gestori nella individuazione e adozione delle migliori tecnologie disponibili per massimizzare il recupero dell’alluminio.
Attraverso l’Accordo, CIAL ha voluto dare una risposta concreta confermando la propria vocazione sussidiaria e di supporto per una agevole e sostenibile crescita del sistema nazionale di gestione dei rifiuti.
I numeri di CIAL _ anno 2019
- 24 imprese consorziate
- Oltre 421 operatori convenzionati, 221 piattaforme e 12 fonderie su tutto il territorio nazionale garantiscono la raccolta, il trattamento, il riciclo e il recupero dell’alluminio.
- 5.406 Comuni ( il 69% dei Comuni italiani attivi) collaborano con CIAL alla raccolta differenziata degli imballaggi in alluminio, con 46,9milioni di cittadini coinvolti (il 76% degli abitanti italiani serviti).
- Incremento del 22,6% della raccolta differenziata rispetto all’anno precedente (2018).
- Quantità di imballaggi in alluminio immesse nel mercato italiano: 73.400 tonnellate.
- Recupero totale degli imballaggi in alluminio in Italia (quota di riciclo + quota di imballaggi avviati a recupero energetico): 55.900 tonnellate.
- Riciclo: 51.400 tonnellate di imballaggi in alluminio, pari al 70% del mercato
- Recupero energetico: 4.500 tonnellate (quota di imballaggio sottile che va al termovalorizzatore)
Grazie al riciclo di 51.400 tonnellate di imballaggi in alluminio sono state evitate emissioni serra pari a 381mila tonnellate di CO2 e risparmiata energia per oltre 164mila tonnellate equivalenti petrolio.
ALLUMINIO, COSA RACCOGLIERE.