Dopo il successo ottenuto a Monza, anche la città di Arezzo ha scelto di adottare Tenga il Resto, il progetto che il Consorzio CIAL ha ideato per l’impegno contro lo spreco alimentare.
Durante la conferenza di presentazione, tenutasi ieri 13 aprile 2015 nel Palazzo Comunale di Arezzo, è stato infatti firmato l’accordo di convenzione fra il nostro Consorzio, il Comune di Arezzo, la Confcommercio e la società Sei Toscana che sul territorio si occupa di gestire la raccolta differenziata, anche degli imballaggi in alluminio.
Presente all’incontro anche l’Assessore alla Sostenibilità del Comune di Monza, Francesca Dell’Aquila, intervenuta a testimoniare quanto fatto nella città lombarda e a passare “simbolicamente” il testimone ai colleghi aretini.
Saranno dunque centomila le vaschette in alluminio che CIAL fornirà ai pubblici esercizi, dotate di apposita copertura personalizzata con i loghi dei partner della campagna, serviranno per consegnare ai clienti il pasto non consumato e destinato all’asporto.
“Continuano le azioni per la prevenzione, riduzione e recupero dei rifiuti previste nel Piano redatto dal Comune – precisa l’Assessore all’Ambiente del Comune di Arezzo Franco Dringoli – Una delle 15 circa previste è quella che presentiamo oggi con la convenzione che firmiamo insieme a CIAL, Confcommercio e Sei Toscana per attivare un percorso per la riduzione dello spreco alimentare e quindi anche della quantità di rifiuti organici e di risorse naturali limitate come acqua, suolo e energia. Siamo il secondo Comune dopo Monza a siglare questo accordo che si sta diffondendo anche in altri territori”.
Tenga il Resto è una campagna che sta dando buoni risultati, come ci testimonia l’assessore comunale di Monza Francesca Dell’Aquila dove l’iniziativa è stata attivata lo scorso anno: “è un’idea semplice ma di valore che ha obiettivi concreti e culturali e che nel nostro territorio ha riscontrato un grande favore. Dalla data di attivazione, nell’ottobre 2014, le adesioni degli esercizi commerciali è cresciuta (dai 24 iniziali ai 35 attuali) con un trend ancora in aumento”.
Gino Schiona, Direttore Generale CIAL ricorda come “Tenga il Resto è un’iniziativa che il nostro Consorzio ha attivato nel 2014 a Monza e che quest’anno ripropone ad Arezzo, con la finalità di legare due messaggi ambientali di grande attualità: il risparmio delle risorse e il riciclo dei materiali, e la lotta contro lo spreco alimentare. Due messaggi che gli imballaggi in alluminio, in particolare la vaschetta distribuita nei ristoranti aderenti, sposano alla perfezione. L’alluminio è un materiale riciclabile infinite volte e al 100%, tanto che la vaschetta, dopo più utilizzi, se correttamente separata in casa in raccolta differenziata, può rinascere e trasformarsi in tanti oggetti di uso comune, come una classica moka o una bicicletta. In più, la vaschetta in alluminio è l’imballaggio perfetto per salvare il cibo che avanza, per la sua resistenza, per la malleabilità e per la praticità che la contraddistingue. Oltre che, cosa da non sottovalutare, per la capacità di conservare e tenere i cibi alla loro temperatura ideale“.
ConfCommercio individuerà i pubblici esercizi aderenti all’iniziativa e provvederà alla distribuzione delle vaschette e al monitoraggio delle adesioni presso i singoli esercizi commerciali.
Anna Lapini, presidente Confcommercio Toscana: “risparmio, riciclo e riuso sono il ‘mantra’ di questi anni. Che sia o no la crisi ad aver stimolato una nuova consapevolezza, l’importante è che oggi il mercato non insegue più modelli di consumismo sfrenato. Sviluppo sostenibile, rispetto della natura e lotta allo spreco sono un dovere per tutti e Confcommercio ne è convinta. Ecco perché aderiamo volentieri, con i circa 200 operatori della ristorazione che si trovano nel comune di Arezzo, alla bella iniziativa che l’Amministrazione tiene a battesimo nell’ambito delle politiche di riduzione dei rifiuti e di sensibilizzazione alla raccolta differenziata. Sono certa che “Tenga il resto” incontrerà il favore dei consumatori. Di sicuro incontra quello dei ristoratori, che vedono premiato il loro lavoro: non è forse una grande soddisfazione per loro vedere i piatti lasciati “puliti” dai clienti a fine pasto? E, al contrario, la più grande tristezza è dover gettare fra i rifiuti gli avanzi delle pietanze, seppure buonissimi? Portarsi a casa quanto lasciato sul piatto deve diventare un’abitudine chic per tutti. Fa bene alla salute e al portafoglio!”.
La società Sei Toscana, gestore del Ciclo dei rifiuti del Comune di Arezzo, garantirà il proprio supporto operativo al progetto ed eseguirà il monitoraggio dei quantitativi dei rifiuti organici.
Lo ricorda il Presidente Simone Viti: “ i rifiuti organici rappresentato il 40-50% del dato complessivo, un segmento che ha un valore significativo nel progetto complessivo di riduzione e spreco dei rifiuti dove la modalità è quella di recuperare più che di distruggere”.